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// SCORPI L’IRPINIA ATTRAVERSO I NOSTRI ITINERARI

Strade ricche di storie e tradizioni da percorrere a piedi, in bici, su due ruote o comodamente in auto!

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// FRIGENTO

È il comune nel quale si trova la contrada che ha dato il nome alla nostra Azienda Agrituristica, il centro dista meno di 3 chilometri. Il Paese si trova alla sommità di un monte poco più alto dei 900 m. s.l.m. Ha avuto nei secoli la sua importanza storica testimoniata da numerosi monumenti e reperti come ad esempio le antiche Cisterne Romane.

// ALCUNE INFO

Nonostante ritrovamenti risalenti ad epoche molte lontane, tra i 350 mila ed i 130 mila anni fa, il paese di Frigento sarebbe emerso agli onori della storia nel 441; in quell’anno il centro è diventato sede del vescovo Marciano che scelse Frigento come eremo e luogo di preghiera. Lentamente ricostruito, il borgo fu per secoli sotto il dominio dei potenti feudatari della vicina Gesualdo che ne mantennero la reggenza fino alla fine della loro discendenza. Nel volgere dei secoli, la storia di Frigento fu legata alla presenza della sede vescovile che rimase punto di riferimento religioso ed anche economico della comunità fino alla soppressione definitiva disposta nel 1818. Durante il Regno delle Due Sicilie fu sede di uffici istituzionali e capoluogo dell’omonimo circondario nel quale figuravano inoltre i vicini centri di Gesualdo, Sturno, Villamaina, Torella dei Lombardi. Numerosi sono i luoghi di interesse. La Chiesa di Santa Maria Assunta, i vicoli ed i palazzi del centro storico, il parco panoramico Limiti, il vicino convento e santuario della Madonna del Buon Consiglio e le già citate Cisterne Romane.

Fonti:

www.comune.roccasanfelice.av.it

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// GESUALDO
A poco più di 3 chilometri dall’Agriturismo si trova il centro urbano di Gesualdo, famoso per aver ospitato negli anni a cavallo tra il 1500 ed il 1600 proprio il “Principe dei Musici” Carlo Gesualdo.

// ALCUNE INFO

Gesualdo è un borgo che sorge su un dolce rilievo collinare nell’Appennino meridionale, a metà strada tra il Mar Tirreno e il Mare Adriatico. In questa “terra di mezzo”, con una popolazione di circa 3500 abitanti, visse il compositore madrigalista Carlo Gesualdo (1566-1613) principe di Venosa e nipote a San Carlo Borromeo. In quegli anni, tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, il Gesualdo fece edificare tre chiese, il convento dei Domenicani e quello per i Cappuccini (dove è custodita la pala del Perdono di Gesualdo, attribuita a Giovanni Balducci). Piazze e fontane di gradevole fattura completano, assieme alle chiese ai palazzi gentilizi, il complesso architettonico del borgo, oltre ovviamente al maestoso castello.

// PER APPROFONDIRE

comune.gesualdo.av.it

Fonti: 

www.comune.gesualdo.av.it

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// ROCCA SAN FELICE

Poco più distante, rimanendo però nel raggio di 15 chilometri, si raggiunge Rocca San Felice, un piccolo e caratteristico borgo medievale. L’intera zona è conosciuta anche per un’eccellenza dei sapori irpini: il rinomato Pecorino di Carmasciano.

// ALCUNE INFO

Dopo anni di lotta per contendersi il principato di Benevento, nell’848, il re Ludovico, figlio dell’imperatore di Germania, Lotario, impose un accordo che prevedeva la divisione dell’originario principato in due: quello di Benevento e quello di Salerno. I confini dei due principati, in questo luogo, furono segnati dal fiume Fredane. Per controllare quel tratto di confine il principe di Salerno fece costruire le fortezze di Monticchio dei Lombardi e di Guardia dei Lombardi, mentre quello di Benevento fece costruire le fortezze di S. Angelo a Pesco e di Rocca S. Felice. In quest’ultima inizialmente abitarono i soldati e il torrione fu la dimora del capitano. Ben presto trovarono rifugio e protezione sotto la roccaforte i contadini che vivevano a Santa Felicita e alla Mefite. Le capanne di questi contadini, unitamente alla fortezza, costituirono il primo nucleo abitato di Rocca San Felice.

// PER APPROFONDIRE

comune.roccasanfelice.av.it

Fonti:

www.comune.roccasanfelice.av.it

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// ABBAZIA DEL GOLETO

Chi invece vuole immergersi nella spiritualità di un luogo unico in Irpinia deve allontanarsi dall’azienda di circa 20 chilometri per raggiungere l’Abbazia del Goleto situata nel territorio del comune di Sant’Angelo dei Lombardi.

// ALCUNE INFO

Il complesso della cittadella monastica del Santissimo Salvatore al Goleto sorse a partire dal 1133 ad opera di Guglielmo da Vercelli, che aveva ricevuto il suolo per la nuova badia da Ruggero, signore normanno della vicina Monticchio, località oggi disabitata situata tra Sant’Angelo dei Lombardi e Rocca San Felice. Tutto ruotava attorno alla chiesa del Santissimo Salvatore di cui oggi rimangono segni dell’abside. Per circa due secoli la comunità monastica esercitò una forte influenza in special modo sull’Irpinia, la Puglia e la Basilicata. Grazie anche alla predilezione e protezione che la nobiltà normanno-sveva ebbe sempre su di essa. A seguito della peste nera del XIV secolo la comunità monastica ha vissuto un periodo di forte declino finché nel 1700 iniziò una lenta ripresa che culminò, verso la metà del XVIII secolo, con il restauro completo del monastero e la costruzione della chiesa grande. Dal luglio 2021 una fraternità presbiterale diocesana porta avanti le attività per far sì che il Goleto continui ad essere un luogo di preghiera, di spiritualità e di accoglienza dell’uomo pellegrino alla ricerca, che si ferma per scoprire il senso della vita e la presenza di Dio.

// PER APPROFONDIRE

goleto.it

Fonti:

www.goleto.it

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// ALTRI ITINERARI SARANNO SUGGERITI IN AGRITURISMO

// LE MAPPE MOSTRATE NON HANNO NESSUN VALORE CARTOGRAFICO

Contatti

Az. Agricola Fontana Madonna
di Nudo Antonello Dino
Via Fontana Madonna, 16-17
83040 Frigento (Av)

Telefono: +39 0825 444647
Mobile: +39 333 7969793

E.mail: info@fontanamadonna.it

 

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